Fast Reading Challenge 2019 – Agosto





Ecco qui il riepilogo mensile della Fast Reading Challenge di agosto.





UNA RACCOLTA

TITOLO: Quel giorno è adesso
AUTORE: Autori Vari
PAGINE: 55
VOTO: ⭐⭐⭐

SINOSSI: Raccolta di racconti pubblicati sulla rivista multitematica online “22 Pensieri”.
In occasione del 31° Salone internazionale del Libro di Torino esce questo ebook speciale che raccoglie alcune delle storie apparse sul magazine.
Piccole storie, emozioni e riflessioni.

RECENSIONE
Una bella raccolta di storie introspettive, da leggere nei ritagli di tempo.






UN LIBRO HORROR

TITOLO: Essenza 915
AUTORE: Davide Zammarchi
PAGINE: 35 – Abbandonato
VOTO:

SINOSSI: Un racconto horror dove un ex soldato del corpo speciale della marina militare americana, pluridecorato, viene assoldato dalla CIA, dove gli venne assegnata la licenza di uccidere, diventando un sicario della suddetta. Quando un giorno decise di lasciare la stessa per mettersi in proprio. Un giorno però venne catturato e imprigionato, fino a quando non venne trasferito grazie a un subdolo intrigo governativo, nell’area 51, dove lui insieme ad altri condannati a morte diventarono delle cavie umane, su una strana essenza denominata 915, che fuori usciva da un meteorite rinvenuto dai nazisti durante l’invasione della Polonia durante l’inizio della seconda guerra mondiale.

RECENSIONE
Ho interrotto la lettura dopo poche pagine, in quanto il libro è scritto molto male e leggerlo stava diventando eccessivamente noioso e ripetitivo, perché per capire il significato di una frase mi toccava rileggerla due volte.

La cosa più fastidiosa di questo libro sono gli accenti, che l’autore inserisce a caso nel testo. Si potrebbe dire che li mette “a sua discrezione”, in quanto non vengono usati con una logica precisa.
Già nella prima pagina – insieme a una lettera maiuscola mancante all’inizio di una frase – si può trovare un “sì” affermazione non accentato: «non ci sarà più nulla di cui aver paura; o magari si?».
Al contrario, nella frase successiva c’è una sfilza di accenti messi a caso: «Non posso saperlo, ma il pericolo è ancora esistente? Allora spero ché l’iddio abbia pietà della vostra anima. invece non c’è più nulla da temere, voglio ché le persone sappiano».
Lo stesso errore viene ripetuto anche di seguito, dove viene stravolto completamente il significato delle frasi: «nella storia del uomo è parlato», «pandemie chi sa quale genere» e «l’Arca perduta e chi ha più metta».

Ci sono anche problemi con i verbi: «già di per sé a dimostrato» e «Tutto a inizio durante».
Oppure: «ma non cera solo quello» e «questa volta cerano due sedie».
Vi è anche il verbo essere, che viene apostrofato quando è maiuscolo: «E’ vero Signore».

Come se questo non bastasse, ci sono tanti altri errori. Per citarne alcuni:
— «questi pensieri. non scrivo» – Manca la lettera maiuscola all’inizio della frase.
— «in lontananza, intravede una luce verdastra molto intensa, avvertì immediatamente» – Non c’è concordanza tra i due tempi verbali.
— «a sua volta al uomo più potente del mondo, il presidente degli stati uniti» – Mancano apostrofo e lettere maiuscole.

La trama prometteva bene, ma non si può leggere un libro così sgrammaticato.






UN LIBRO CHE INIZIA CON LA LETTERA DEL MESE

TITOLO: Anima obesa
AUTORE: Giuseppe Corianò
PAGINE: 23
VOTO: ⭐⭐

SINOSSI: Anima obesa, di Giuseppe Corianò, ospita i due racconti “Anima obesa” e “Maquillage sulla Piccadilly Line”. Nelle due storie si raccontano le peripezie di un professore di filosofia, che trascorre un lungo periodo di soggiorno a Londra, insieme a un gruppo di studentesse. Il primo racconto è dedicato al rito dell’international breakfast, presentato in modo incalzante e con una forte dose di autoironia.
Nel secondo racconto la cronaca e la poesia si mescolano nelle vicende che hanno come sfondo la celeberrima “London Underground”: the tube. Più che un mezzo di trasporto, la metropolitana londinese è un organismo pulsante, vivente, centripeto e centrifugo a seconda dei momenti del giorno, come un cuore. I vagoni sono cellule di un sistema, veri e propri habitat nei quali si “convoglia” la frenesia di una città, in una mescolanza di etnie e di culture, di volti e di sguardi che si incrociano velocemente, seguendo le traiettorie delle proprie esistenze.
Lo sguardo ironico, sferzante, dell’autore, non risparmia nulla e nessuno. È la cifra della poetica di Giuseppe Corianò, che ci presenta un’umanità varia, con una scrittura briosa e ricca di spunti antropologici.

RECENSIONE
I due racconti presenti in questo libro sono scritti bene, ma… il primo è la descrizione di una tavola imbandita, con un finale improbabile e che vorrebbe far ridere e non ci riesce; il secondo è un viaggio in tram piuttosto confusionario, infatti non si capisce se il protagonista è un professore in gita con le sue studentesse o chissà che.






UN LIBRO CON UNA CREATURA SOVRANNATURALE

TITOLO: Alone. Il solitario
AUTORE: Giada Bafanelli
PAGINE: 80
VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐

SINOSSI: Dopo aver attraversato la Svezia, il cacciatore di lupi mannari Einar Ivarsson arriva nella piccola e silenziosa città di Falun. Lì viene ingaggiato per uccidere Kirsi, una ragazza che due mesi prima si è tramutata in mannaro, aggredendo due uomini. Ma niente è ciò che sembra e, tra apparizioni misteriose e rivelazioni oscure quanto pericolose, Einar si troverà a dover fare delle scelte difficili che riporteranno a galla il suo passato.

RECENSIONE
Storia interessante e scritta bene. Purtroppo è un po’ confusionario per quanto riguarda la storia di “Eva”, sul perché ha l’aspetto che ha e perché sembra essere imbattibile, ma nel complesso è un bel libro.






UN LIBRO A TEMA LGBT

TITOLO: Una serie di sfortunati messaggi
AUTORE: M. N.
PAGINE: 94
VOTO: ⭐⭐

SINOSSI: Che cosa succede quando due persone entrano in contatto per sbaglio, scoprendo di avere molte in cose in comune?
Michael e Denise, sono due perfetti sconosciuti, fino a quando Denise manda un messaggio al numero sbagliato.
Da lì a poco quello sbaglio, diventa perfettamente giusto.

RECENSIONE
A parte gli ultimi capitoli, questo libro è uno scambio di messaggi scritti al cellulare tra i vari personaggi. Di conseguenza non sono presenti descrizioni su cosa stanno facendo. In sostanza, quindi, risulta essere un po’ scarno e a tratti ridicolo, soprattutto quando i personaggi sono nella stessa stanza e per parlare usano il cellulare.

Improbabile anche la cronologia dei messaggi, dove quasi tutti i messaggi – anche quelli più corti – vengono mandati a distanza di un minuto uno dall’altro. In un’occasione, poi, gli orari sono proprio errati, nel senso che un messaggio viene inviato alle 13:29 e la risposta arriva alle 13:20 e quella successiva alle 13:28.

Infine, non so perché, ma quando l’ho scaricato io, questo libro era presente nella lista dei libri a tema omosessuale. Be’, non è così, infatti i protagonisti sono etero.






UN LIBRO A SCELTA

TITOLO: Un segreto nascosto
AUTORE: Antonio Verde
PAGINE: 32
VOTO: ⭐⭐⭐

SINOSSI: Le avventure di due ragazzi portano al trionfo della “pace” nel mondo, in cui solo “il coraggio riunisce tutte le forze per sconfiggere il male”.

RECENSIONE
Il racconto è bello e avvincente, e si legge in modo abbastanza scorrevole perché la narrazione è veloce, però presenta veramente troppi errori di grammatica e sintassi, alcuni anche molto banali.

La congiunzione “e”, per esempio, troppo spesso viene trasformata in verbo essere – «altri lupi affamati che vi daranno la caccia è per voi sarà la fine». Alcune volte, poi, il verbo essere in maiuscolo è scritto con l’apostrofo e non con l’accento «E’ il messaggio della luna infuocata».
Il “sì” affermazione e alcuni verbi come “dà” sono scritti senza accento – «Si, hai ragione».
Ci sono anche diversi problemi con il congiuntivo e il condizionale – «prima che il fuoco si avvicinava riuscì a sbloccarsi» o «non posso fidarmi di due mocciosi come voi, se lo farei distruggerete ogni mio pensiero».
Talvolta vengono messe delle preposizioni a caso davanti ai nomi – «e mettendo in difficoltà ai due ragazzi di passare oltre». E a proposito di nomi, spesso quelli propri sono scritti con la lettera minuscola.
Il racconto è narrato al passato, ma alcune volte i tempi verbali passano al presente senza motivazione – «la strada davanti cominciò a farsi più larga, ma non tanto sicura, visto che in giro gironzolano lupi affamati». Inoltre è narrato in terza persona, ma a un certo punto la narrazione passa alla prima persona, sempre senza motivo – «Mentre notavo quelle cose l’allarme cessò, disperato ritornò alla botola e vidi Luca fermo al centro della scala».

Anche la sintassi presenta diversi problemi, soprattutto verso la fine del libro, e in alcune occasioni si fa proprio fatica a capire cosa vuole dire l’autore – «Come al solito si ritrovarono nel corridoio, fermi davanti al muro, alla loro sinistra c’era una scala di fronte è una grande porta di ferro massiccio al loro fianco».
Altre volte, le virgole vengono usate per dividere il soggetto dal verbo – «Luca, ordinò a Daniele di aspettare mentre lui proseguì».

È veramente un peccato, perché se fosse stato curato meglio, avrebbe potuto essere un bel libro.






UN LIBRO A TEMA BDSM

TITOLO: Ti ho comprata
AUTORE: Veronique Bertier
PAGINE: 20
VOTO:

SINOSSI: “Ma ho intenzione di prendermi un po’ ‘di quel bel culetto che sto pagando.” Il suo dito indice si sollevò, Teresa cercò di trattenerlo, per non essere invasa. Ma il dito di Gloria era determinato, stava svanendo, dimenandosi, aprendo un territorio che persino al marito di Teresa era stato negato.

RECENSIONE
Questo racconto dovrebbe essere di genere BDSM, ma non lo è, in quanto la sottomessa non diventa tale per scelta, ma perché viene ricattata da un’altra donna e obbligata a diventare la sua schiava sessuale.

Il libro è scritto male. A parte qualche errore di battitura sparso qua e là, i verbi saltano dal presente al passato senza alcun motivo. Alcune frasi, poi, sono prive di senso e non si riesce proprio a capire cosa l’autrice volesse dire.
Le troppe ripetizioni presenti rendono la lettura fastidiosa. Cosa che non aiuta, in quanto la trama improbabile e a tratti assurda la rende già noiosa e piatta.






UN LIBRO ROMANTICO

TITOLO: Imago
AUTORE: Andrea Marchesini
PAGINE: 45
VOTO: ⭐⭐

SINOSSI: Una foto ha congelato nell’aria e nel tempo l’immagine di una ragazza. Dopo circa mezzo secolo, l’autore dello scatto passa esattamente nello stesso punto dell’istantanea ed entra di nuovo in contatto con l’immagine di allora, immutata, ma viva. L’amore, dolorosamente interrotto anni prima, riprenderà in una atmosfera rarefatta e questa volta per l’eternità, non solo per la vita.

RECENSIONE
Questo libro non è male. Anzi, ha una bella trama e originale, ma è troppo confusionario ed è scritto abbastanza male.
Innanzitutto, è narrato in prima persona. Non sarebbe un problema, se la narrazione non fosse raccontata da due personaggi diversi, e questo non è specificato da nessuna parte. Lo si può capire durante la lettura, chi sta raccontando la storia, ma solo se il protagonista si riferisce a sé usando un aggettivo di genere… e per fortuna che non sono dello stesso sesso!
Per tutto il libro sono presenti alcuni errorucci di sintassi, ma c’è un punto particolare, nel capitolo otto, in cui vi è un intero paragrafo lunghissimo dove non è presente un solo segno di punteggiatura. Naturalmente per capirne il significato bisogna leggerlo più volte e, contando che è presente anche un elenco di avvenimenti, direi che non è così difficile sapere dove vanno messe le virgole.





UN LIBRO EROTICO

TITOLO: Inducimi in tentazione
AUTORE: Lucy Dale
PAGINE: 49
VOTO: ⭐⭐⭐⭐

SINOSSI: Il piacere è come un frutto proibito, tremendamente succulento, che ti tenta per essere colto e mangiato. Una volta assaggiato anche un solo boccone, non potrai più smettere di assaporarlo, gustandolo fino in fondo senza mai fermarti.
In queste poesie un po’ diverse da quelle che sono solita scrivere, c’è tutto un mondo intimo e privato che voleva trovare la sua soddisfazione imprimendosi tra pagine che sanno di eros…
Dunque, che la tentazione abbia inizio!

RECENSIONE
Una raccolta di poesie erotiche. Il libro è scritto bene e per nulla volgare.






UN LIBRO DI POESIE

TITOLO: La caduta del cuore
AUTORE: Paolo Giomi
PAGINE: 51
VOTO: ⭐⭐⭐

SINOSSI: Montale ha scritto che la poesia è un giochetto per gonzi, ma la considerava una delle positività della vita. Raccomandava di prenderla in dosi omeopatiche. Le abbuffate pantagrueliche in poesia son difficili da digerire.
Alla storia del giochetto per gonzi, rispondo che ridendo e scherzando ha preso il Nobel ed è andato a finire in Parlamento. Allora continuiamo con la poesia. Ecco quindi La caduta del cuore, liriche scritte, forse, nel 2010.
Caduta del cuore declinata in configurazioni dense, brani o poesie.
Quando non si rompono nel vuoto, saltano lo scalino che le separa dal verso seguente: silenzi sospesi per arrivare alla tregua più grande, quella della pagina bianca, preludio alla successiva dove lo scroscio ricomincia, o il bisbiglio dell’onda di altre parole messe in fila una dopo l’altra, una sopra l’altra a costruire una rocca di scritte battuta dal vento.
Il cuore cade, insieme alle voci del suo codazzo raccolte nel fascicolo recante in etichetta la parola ammore.

RECENSIONE
Le poesie non sono male, ma nei versi di alcune (quindi non di quelle scritte di proposito senza) manca la punteggiatura e per capire il significato corretto delle frasi bisogna leggere il testo un paio di volte.






UN LIBRO FANTASY

TITOLO: Belwar: il ritorno del Forgiamorte
AUTORE: Rob Himmel
PAGINE: 30
VOTO: ⭐⭐⭐

SINOSSI: Una tempesta di fulmini scuote la tranquillità delle isole Diomedee per giorni, con essa sopraggiunge anche una strana creatura che comincia a disseminare morte tra la tribù dei Dauni. Presa dalla disperazione, Bice, assieme a Lito, decide di liberare uno dei detenuti nel forte-prigione dell’isola, ritenendolo l’unico individuo capace di fronteggiare il mostro. Lui è il Forgiamorte.

RECENSIONE
Bel racconto! Mi è piaciuta la narrazione e il modo scorrevole in cui è scritto.






Questo mese ha avuto i suoi alti e bassi… forse più bassi, che alti.






BONUS
edit maggio 2020

Questo libro è stato letto durante la Fast Reading Challenge e non è un libro aggiuntivo. Si trova in questa sezione creata ad hoc – distaccata dal resto della lista – in quanto una valutazione a stelline per giudicarlo non sarebbe consona.
Il racconto di per sé avrebbe una valutazione a due stelline [gli avevo dato un 6 con il vecchio sistema di valutazione], ma ne sconsiglio vivamente la lettura in quanto l’autore mi ha offeso, diffamato come lettrice e screditato come scrittrice perché non ho dato una recensione positiva al suo libro (una recensione con valutazione 6/10, infatti, non è negativa – non che il discorso sarebbe diverso se lo fosse stata). Oltretutto, una volta che ho bloccato l’autore perché ero stufa delle sue offese – io sono aperta al dialogo, ma non tollero la maleducazione e gli ho dato fin da subito la possibilità di scusarsi del suo comportamento – mi ha stalkerizzato e importunato su Facebook su due miei account diversi (ne ho uno personale e uno come autrice).
Un atteggiamento squallido e per nulla consono a chi decide di pubblicare il proprio libro, mettendolo quindi a disposizione del giudizio altrui – e poco importa se questo autore nasce su Wattpad, sito su cui è possibile cancellare le recensioni non apprezzate (manco fossimo all’asilo). Giudizio che deve essere accettato, se posto con educazione – e non mi pare proprio di aver mai mancato di rispetto a qualcuno nelle mie recensioni.
Non entrerò nei dettagli, non qui, in quanto non ho intenzione di dar credito a uno zero in cerca di visibilità.

BONUS!
Mi fa molto ridere che, dopo la mia recensione, il libro è sparito dalla vendita. Insomma, io sarò pure – a detta di questo autore – un’analfabeta funzionale e una scrittrice del web incapace di scrivere, ma la mia recensione l’ha proprio punto sul vivo! Che la sua rabbia – che lo ha spinto a sminuirmi manco fossimo all’asilo – sia stata causata dal fatto che il mio giudizio avesse un fondo di verità e lui ne fosse consapevole? Perché se il libro fosse stato perfetto come dichiarava non avrebbe avuto senso rimuoverlo. O mi sbaglio?


UN LIBRO DI NARRATIVA

TITOLO: La bambina dell’oceano
AUTORE: Lorenzo Crescentini
PAGINE: 68
VOTO: DA EVITARE COME LA PESTE

SINOSSI: “Nel sogno camminava sotto l’oceano. C’erano voci, c’erano suoni. C’era la luce che filtrava ondeggiante tra migliaia di bolle in sospensione. C’era la poesia di un cosmo segreto, celato al di sotto del visibile. Lui camminava e guardava, sapendo che la strada di sabbia che percorreva lo stava portando dall’altra parte: una volta emerso si sarebbe trovato nel mondo che aveva lasciato. Camminava, augurandosi che il sogno durasse abbastanza per arrivare di là.”
C’è una spiaggia, sulla costa australiana, dove i sogni si comportano in modo insolito. E dove uno scrittore solitario incontra una bambina che ama il mare.

RECENSIONE
Il racconto è carino, ma è un po’ confusionario. Oltretutto, i due protagonisti – un uomo e una bambina – non sono ben caratterizzati, in quanto l’uomo ha atteggiamenti fin troppo infantili e la bambina a volte sembra più matura di lui.

Il libro è confusionario perché ci viene mostrato che, mentre dorme, il protagonista si immerge in un mondo onirico dove incontra la donna di cui è innamorato. Lei ricambia e, dal modo malinconico in cui la storia viene narrata, viene lasciato intendere che sia morta – questo spiegherebbe perché si incontrano nel sonno –… salvo poi farci sapere che in realtà «è scappata». Il perché non si sa e non viene spiegato; eppure bastava poco, infatti sarebbe bastato anche un semplice «È scappata perché si è invaghita di un altro». Ancora più credibile sarebbe stato se lui le avesse fatto la proposta di matrimonio e lei fosse scappata perché non era ancora pronta a fare il grande passo. O una promozione al lavoro, che l’ha spinta a scegliere la carriera – trasferendosi altrove – all’amore. Le spiegazioni potevano essere infinite e, soprattutto, corte.
Ecco, a me non piacciono le storie “ipocrite”, dove – come in questo caso – ci viene mostrato un amore quasi idilliaco che finisce senza una motivazione valida, senza un minimo di spiegazione.
In ogni caso, questo racconto era bello proprio per la malinconia che trasmetteva, proprio perché – pur non essendo scritto – c’era il sentore che la ragazza fosse morta. Il mondo in cui si incontrano avrebbe potuto essere una bellissima retorica sull’aldilà, invece l’autore ha rovinato tutto con una sola parola.

Questa è la recensione. Se l’autore vuole un giudizio più dettagliato può contattarmi, così sarò lieta di fornirgli una valutazione professionale. Naturalmente dietro pagamento, perché non lavoro gratuitamente 😊







© Riproduzione riservata
È assolutamente vietato riportare altrove, parzialmente o interamente, questo articolo.

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Pubblicato da Lisa

Divoratrice onnivora di libri, quando viaggio porto con me sempre mille libri. No, non sto esagerando: ho il Kindle, piccolo dispositivo che mi ha cambiato la vita e ha fatto sospirare di sollievo il mio portafoglio. — Sono anche scrittrice (per maggiori informazioni visita il sito: lisamantuano.altervista.org).

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